RITA, opera buffa in un atto di G. Donizetti al giardino di Palazzo Malmignati di Lendinara
L’opera lirica fuori dai teatri. Un progetto che promuove il patrimonio operistico, valorizza le ricchezze del territorio e i talenti locali, coinvolge i giovani in un percorso formativo, connette musica, canto e teatro per offrire una messa in scena godibilissima da tutti. Una produttiva sinergia di forze e giovani professionisti dei mondi dell’arte. Una cordata di enti e realtà associative appassionati che credono nel Polesine.
Martedì 25 luglio, alle 21.15, il giardino di Palazzo Malmignati di Lendinara ospiterà la messa in scena dell’opera lirica “Rita” di Gaetano Donizetti, atto unico comico composto nel 1841 che racconta di una giovane donna e dei suoi due mariti tra cui si troverà alla fine a scegliere. “Rita” è una commedia fatta di equivoci e di gag adatta al pubblico più eterogeneo,
soprattutto per le prodezze musicali di cui Donizetti si conferma creatore. E’ una piccola perla operistica dell’800 che fa ridere e sorridere e che in questa edizione è integrata dalla presenza del teatro dei burattini che, storicamente, ha sempre dilettato il pubblico con repertori comici. La moglie scaltra che bacchetta il marito esce magicamente dal teatrino dei burattini e diventa vera sul palcoscenico, in una narrazione parallela dove attori in carne ed ossa e burattini interagiscono e si divertono.
Questa operazione nasce da una idea di Maria Selene Farinelli, regista di teatro lirico di origine polesana che viene proprio dal mondo dei burattini del padre e che finalmente trova l’occasione di fondere queste due forme espressive, unitamente ai mondi della musica e del canto. A fianco a lei, sul podio, dirige il giovane direttore veneto Pietro Semenzato, fondatore della Venice Chamber Orchestra che vanta produzioni operistiche di spessore in tutta la Regione e non solo.
Il progetto culturale, che comprende volutamente anche un taglio formativo, è proposto dall’Accademia Musicale Venezze trovando il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo, sempre sensibile alla valorizzazione del territorio, dei suoi beni architettonici e dei giovani talenti, attenta all’offerta culturale accessibile a tutti. Partner dell’iniziativa, condividendone le finalità, sono il Comune di Lendinara e la Pro Loco di Lendinara, Palazzo Malmignati, Teatro Amico nonché il Conservatorio Musicale Francesco Venezze e la Venice Chamber Orchestra. Aderiscono sponsor locali.
La “missione” di portare l’opera lirica in spazi extra-teatrali e soprattutto di promuoverla nei mesi estivi, ispirandosi ai festival che tutta Italia propone, con questa produzione affronta convintamente una piacevole sfida. La volontà degli organizzatori, oltre che di far conoscere l’opera, è quella infatti di valorizzare le bellezze del territorio, delle sue ville e delle sue corti ed avvicinare il pubblico più eterogeneo al mondo della lirica, a cominciare dai giovani, protagonisti del progetto anche dietro le quinte.
Lendinara ospita “Rita” il 25 luglio confermandosi un Comune attento alla diffusione della cultura e dell’arte, dopo il debutto dell’opera presso la corte di Villa Errera a Mirano il 21 luglio.
Lo spettacolo è a ingresso libero su prenotazione (tel. 0425 605667 o wa 338 4478526 o iat@comune.lendinara.ro.it).
A seguire, visita guidata al Palazzo Malmignati da comunicare al momento della prenotazione.
In caso di maltempo l’opera sarà allestita all’interno.
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L’OPERA LIRICA FUORI DAI TEATRI. Il progetto.
PERCHE’ PROMUOVERE L’OPERA LIRICA FUORI DAI TEATRI
L’Associazione Accademia Musicale Venezze, in collaborazione con l’Associazione Venice Chamber Orchestra, con il sostegno della Fondazione Banca del Monte di Rovigo e con la partneship di Comune di Lendinara, Conservatorio F. Venezze di Rovigo, Pro Loco di Lendinara, Palazzo Malmignati, Teatro Amico, propone per l’estate 2023 l’allestimento di una nuova produzione operistica in scena nella serata del 25 luglio 2023 nel giardino di Palazzo Malmignati a Lendinara. Raccogliendo il successo di pubblico dell’opera La Serva Padrona di G.B. Pergolesi proposta nell’agosto 2021 con la collaborazione del Teatro Sociale di Rovigo (e con il contributo di Fondazione Banca del Monte), il team di giovani artisti professionisti che lavora con continuità nel mondo della lirica, realizza il nuovo progetto Rita di G. Donizetti che intende valorizzare il patrimonio operistico italiano attraverso l’uso di spazi architettonici di prestigio del Polesine.Se durante i mesi invernali i teatri cittadini propongono fitti cartelloni, l’offerta estiva locale, per quanto concerne l’opera lirica, è meno frequente. Prestigiose manifestazioni quali il Festival dell’Arena di Verona, il Macerata Opera Festival, Il Festival della Valle d’Itria, quello dei Due Mondi di Spoleto e molti altri in Italia, sono realtà stabili che nei mesi estivi fanno risaltare i propri centri urbani attraverso l’organizzazione di allestimenti d’opera all’aperto in spazi che prima di diventare teatri sono patrimonio artistico (il Veneto tra Ville e Corti non ha eguali). In questo modo gli appassionati d’opera si mescolano agli amanti dell’arte e il turismo ne trae beneficio. Ecco quindi l’idea di fare delle bellezze architettoniche del Polesine sede, anche itinerante, di un Festival dove far nascere nuove produzioni di opere liriche ed un appuntamento culturale fisso di alto richiamo per la provincia di Rovigo e oltre.
COME E PERCHE’ UN PERCORSO FORMATIVO GIOVANILE IN UN ALLESTIMENTO D’OPERA
Tra gli obiettivi del progetto, oltre che la promozione del patrimonio operistico in loco, è parte integrante quello formativo, che dedica una rilevante attenzione ai giovani artisti teatrali.
Francesco Toso, direttore dell’Accademia Musicale Venezze oltreché cantante lirico, da anni si occupa di didattica musicale e della promozione di giovani talenti, organizzando rassegne di concerti, spettacoli musicali e teatrali tra Rovigo e Provincia.
Maria Selene Farinelli, regista e direttrice di palcoscenico, cura corsi di teatro ed opera per ragazzi della scuola primaria secondaria ed è stata per quattro anni docente di regia presso l’Opera Summer School per cantanti lirici provenienti dagli Stati Uniti presso Sant’Angelo in Vado (PU) mentre all’Università di Bogotà in Colombia ha curato lo studio dei recitativi e l’allestimento dell’opera la Scuola dei Gelosi di Salieri, nel programma internazionale di formazione d’opera per giovani cantanti dell’Università colombiana. Recentemente è stata tutor dei figuranti per il Barbiere di Siviglia prodotto dal Teatro Sociale, provenienti da vari licei e scuole superiori di Rovigo alla prima esperienza in palcoscenico ed inseriti nella produzione in CPTO o stage.
Pietro Semenzato, direttore d’orchestra della Venice Chamber Orchestra, maestro collaboratore ed attualmente docente di lettura della partitura, è stato tutor di studenti in PCTO presso il Liceo Majorana Corner in collaborazione con la Fondazione Emilia Bianchi ONLUS, ha curato 5 edizioni di “Giovani all’Opera” con la collaborazione di numerosi istituti comprensivi del Veneto e vanta lunga collaborazione in allestimenti prodotti da Aslico (Como), realtà tra le più note per l’opera giovanile in Italia.
Con Maria Selene Farinelli ha realizzato una versione “pocket” per ragazzi dell’Elisir d’Amore di Donizetti a cui hanno assistito centinaia di studenti tra Mirano, Castelfranco e Borgoricco con grande partecipazione.
Le esperienze con i ragazzi sono bagaglio prezioso di questi giovani artisti che fa approdare a questo progetto con l’intento non solo di produrre opera lirica ma di renderla un percorso formativo propedeutico alla musica ed alla scena. In tal modo, l’allestimento estivo prevede il coinvolgimento diretto di giovani stagisti provenienti dalle scuole superiori (in CPTO ad esempio) e di allievi del Conservatorio Venezze di Rovigo; quest’ultimo infatti ha dimostrato grande disponibilità e fiducia nei confronti degli organizzatori e ha aperto le porte per una collaborazione diretta, mirata al coinvolgimento di varie figure artistiche che costruiscono lo spettacolo dall’inizio alla fine, sotto la guida attenta dei professionisti.
“RITA” DI GAETANO DONIZETTI
L’opera selezionata per lo sfaccettato progetto è “Rita” di Gaetano Donizetti, opera comica del 1876. La motivazione della scelta è dettata da una messa in scena perfetta per uno spazio all’aperto. L’opera, della durata di un’ora complessiva senza intervallo, si colloca nel repertorio buffo ed ha una fluidità scenica e musicale appetibile per ogni tipologia di pubblico; fu infatti uno dei successi più clamorosi ed immediati della carriera di Donizetti. “Rita” è considerata dai critici un gioiello proprio per la sua compiuta connessione tra tempi musicali e tempi scenici. Ad un primo ascolto colpisce immediatamente il ritmo che fa susseguire canto ed azione in una serie di duetti davvero incalzanti che diventano facilmente trovate comiche e frizzanti, ottime per avvicinare all’opera spettatori d’ogni età e preparazione ma soprattutto giovani, avvicinando così il pubblico di domani al mondo della lirica.
I Personaggi dell’opera:
Rita – proprietaria di una locanda, il soprano Ilenia Tosatto
Gasparo – marito di Rita, il baritono Giuseppe Esposito
Pepè – secondo marito di Rita, il tenore Federico Lepre
Sintesi dell’opera: Rita ha sposato un marinaio di nome Gasparo che il giorno delle nozze, dopo averla picchiata, l’ha abbandonata per poi fuggire e far perdere ogni sua traccia. Rita, convinta che il marinaio sia morto in un naufragio decide così di risposarsi con Pepé, un giovane timido che questa volta è lei a maltrattare, svelando il suo carattere poco docile. Inaspettatamente ritorna al porto Gasparo, che però nel frattempo si è fidanzato con una fanciulla del Canada. Pepé sarebbe ben lieto di restituirgli una moglie così manesca ma Gasparo non ne vuol sapere: procuratosi l’atto di matrimonio, egli lo distrugge e riprende il mare per raggiungere la sua bella, non prima di aver istruito Pepé su come un buon marinaio deve imparare a farsi rispettare .
Organico orchestrale: 2 flauti -2 clarinetti – 2 fagotti – 2 corni – 2 trombe – 3 tromboni Timpani – Archi per un totale di 32 elementi.
SOGGETTI COINVOLTI NELLA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO
ATTORI/FIGURANTI
Per la messa in scena dello spettacolo la regia ha previsto la presenza di figuranti che interpretano il popolo attorno a cui accade l’azione. Marinai e servitori sono parte integrante della scena, che più ricca è, più può raccontare con vivacità la storia su cui si incentra. Così giovani attori provenienti dalle scuole o dal conservatorio hanno l’opportunità di formarsi come attori e di imparare a muoversi in palcoscenico a fianco a cantanti lirici professionisti.
MAESTRI COLLABORATORI DI PALCOSCENICO / ASSISTENTE ALLA REGIA
Mettere in scena un’opera lirica necessita, prima ancora che di attori e cantanti, di un dietro le quinte che silenziosamente ne muova i fili con estrema precisione affinché tutto sulla scena funzioni. Il backstage teatrale è un mondo meraviglioso che taluni definiscono magico. Per realizzare la messa in scena di Rita di Donizetti sono individuati allievi del Conservatorio che già si stanno formando come maestri collaboratori, permettendo loro l’esperienza diretta di stare in palcoscenico, seguire le prove di regia e musicali e costruire un team di lavoro dove cimentarsi e affinare le proprie competenze, avviando in modo concreto il percorso professionalizzante.
ATTEZZISTI DI SCENA / TECNICI
Anche la scenografia di un’opera va progettata, costruita e successivamente allestita per essere poi portata in tournée. Sempre nell’ottica di una formazione teatrale specifica che permette l’approfondimento delle singole figure professionali, la presenza di studenti di arte, di videomaking, di fonica e di discipline annesse, tutti accumunati dal fascino esercitato dal mondo del teatro, permette ad ognuno di occuparsi degli oggetti di scena e delle componenti tecniche che vanno in definitiva a comporla, ancora una volta guidati dai curatori del progetto. Il giardino di Palazzo Malmignati, nello specifico, diviene un congeniale palcoscenico su cui si svolge l’azione scenica, il tutto illuminato ad hoc dal team che si occupa del disegno luci. Rapportarsi con uno spazio architettonico particolare è una grande esperienza creativa, anche se non semplice: un montaggio luci all’esterno di un palazzo imponente e antico non può essere paragonato a quello dentro ad un teatro tradizionale. La messa in scena come questa è senza dubbio un’esperienza interessante per formare nuovi talenti.
MUSICISTI
L’opera gode della collaborazione della Venice Chamber Orchestra composta da professionisti under 35 diplomati nei conservatori del Veneto. Tra i vari componenti dell’orchestra coinvolti nell’allestimento della Rita donizettiana ci sono anche studenti diplomandi che sono affiancati dai musicisti titolari che hanno l’opportunità di partecipare ad una produzione operistica completa e professionale.
L’intento formativo delle figure citate infatti non deve far perdere di vista l’obiettivo finale di una messa in scena d’opera, lontana dal concetto di “saggio finale” ma assolutamente in linea con gli allestimenti tradizionali proposti da teatri e festival e per questo spendibili in nuove piazze, ville e teatri per il futuro. Il progetto vuole essere un seme gettato nella nostra Provincia che possa fiorire e dar vita ad un team di lavoro affiatato e stabile, di cui questo allestimento possa essere il primo di una lunga serie.
SOGGETTI PROMOTORI
Accademia Musicale Venezze
L’ Accademia Musicale F. Venezze si occupa di formazione musicale e di diffondere la cultura nel territorio con spettacoli, saggi e concerti nei quali gli allievi più meritevoli e talentuosi si esibiscono sia come solisti che con i loro docenti. Grazie alla collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “F. Venezze” di Rovigo è l’unica scuola di musica della Provincia a condividerne gli spazi. Il coro dell’opera che vorremmo mettere in scena sarà formato da una selezione dei migliori allievi dell’accademia.
Venice Chamber Orchestra
La Venice Chamber Orchestra (VCO) è un’orchestra costituita interamente da giovani musicisti brillantemente diplomati nei Conservatori del Veneto, che hanno deciso, su iniziativa del coetaneo direttore d’orchestra Pietro Semenzato, di creare in maniera autonoma e autogestita un’orchestra giovanile dedita al repertorio sinfonico e operistico. Originariamente nata come Ensemble, la Venice Chamber Orchestra si è poi costituita in associazione culturale nel 2014. I programmi proposti spaziano dal repertorio Barocco e Classico a quello Romantico e Novecentesco, con particolare attenzione alla valorizzazione di composizioni rare o poco conosciute dal grande pubblico. L’orchestra ha svolto la sua attività in varie Sale da Concerto e Teatri del Nord Italia con successo di pubblico e critica. Tra i luoghi in cui si è esibita ricordiamo: Teatro La Fenice di Venezia, Teatro Toniolo di Mestre, Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso, Teatro “L. Da Ponte” di Vittorio Veneto, Teatro Accademico di Castelfranco Veneto, Teatro “Zancanaro” di Sacile, Teatro “Maffioli” di Caerano San Marco, Teatro di Villa Belvedere e Teatro Nuovo di Mirano, Teatro “A. Vivaldi” di Jesolo, Teatro Giovanni XXIII di Belluno, Teatro “Aldo Rossi” di Borgoricco, Teatro “Ballarin” di Lendinara, Teatro Sociale “E. Balzan” di Badia Polesine, Teatro “S. Pertini” a Santa Maria di Sala, Sala dei Giganti di Palazzo Liviano a Padova, Sala Concerti di Palazzo Pisani a Venezia, Basilica di Sant’Eufemia a Grado, Basilica dei Santi Giovanni e Paolo a Venezia, Duomo Vecchio di Monselice, Auditorium Generali Italia a Mogliano Veneto, PalaMazzalovo a Montebelluna, Palazzo del Cinema al Lido di Venezia, Padiglione Venezia della Biennale, oltre che in numerose altre chiese, teatri, ville e piazze del territorio. La VCO ha preso parte nel 2015 e nel 2017 alle masterclass di direzione d’orchestra tenute dal M° Ennio Nicotra in qualità di orchestra ufficiale del corso e nel 2019 a quella del M° Abzal Mukhitdin. Tra i gemellaggi musicali si ricorda quello con la Brooklyn Chamber Orchestra di New York conclusosi con un concerto sinfonico al Conservatorio di Venezia diretto dal M° Philip Nuzzo, quello con l’Orchestra Filarmonica Campana ed il M° Giulio Marazia, con il M° Ivan Antonio direttore dell’Orchestra Sinfonica di Salerno “Claudio Abbado” e con il M° Lodi Luka direttore dell’Orchestra degli Incontri Musicali Mediterranei di Crotone.
La Venice Chamber Orchestra ospita abitualmente solisti, cantanti e direttori di fama internazionale. Tra le produzioni liriche messe in scena si ricorda il “Maestro di Cappella” di Cimarosa, “Bastiano e Bastiana” e “Don Giovanni” di W. A. Mozart, “La Cambiale di Matrimonio”, “Il Signor Bruschino” e “Il Barbiere di Siviglia” di G. Rossini, “Don Pasquale” e “L’Elisir d’amore” di G. Donizetti, “La Traviata” di G. Verdi e “Tosca” di G. Puccini. Nella primavera 2018 l’orchestra ha eseguito in tournée l’Histoire du Soldat per il Centenario della Grande Guerra, oltreché della composizione. Si è esibita due volte al Teatro La Feni ce di Venezia e in due stagioni al Teatro Toniolo di Mestre. L’orchestra è stata inoltre protagonista di un Gran Galà Lirico in Piazza del
Duomo a Treviso e del concerto per il premio alla carriera “Toti Dal Monte” organizzati dall’Associazione Lirica Trevigiana con artisti di fama internazionale.
Le prossime produzioni liriche saranno “La Serva Padrona” di G. B. Pergolesi, “Il Campanello” di G. Donizetti e “La Figlia del Leone” di G. Bianco in prima esecuzione assoluta.
Maria Selene Farinelli
Laureta in Discipline della Musica e dello Spettacolo all’Università di Bologna e diplomata alla Verona Opera Academy, si specializza in teatro come strumento educativo con un master di primo livello presso l’Alma Mater Stdiorum. Da dieci anni, dopo aver seguito svariati corsi di frmazione con registi e drammaturghi, lavora nel teatro come assistente di nomi importanti dell’opera lirica (Leo Muscato, Jacopo Spirei, Giuseppe Emilani, Enrico Stinchelli, Robert Driver, Italo Nunziata, per citarne alcuni) presso il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Verdi di Padova, il Teatro Regio di Parma, il Teatro Petruzzelli di Bari, il Festival della valle d’Itria, il Teatro del maggio Musicale Fiorentino ed altri. Inizia poi a lavorare come regista, debuttando nel 2014 al Festiva Puccini di Torre del Lago con la regia de Il Tabaro. Nel 2019 firma la regia de La Scuola dei Gelosi di Salieri presso il Teatro di Bogotà in Colombia, dove è anche preparatrice degli studenti del corso di recitazione. Nel 2022 ha firmato due titoli di Donizetti con la Venice Chamber Orchestra diretti da Pietro Semenzato. Nell’estate 2022 firma invece la regia di Suo Angeliva di Puccini, allestita nella suggestiva chiesa di San Gottardo ad Asolo. Attualmente è direttrice di palcoscenico presso il Teatro Sociale di Rovigo e contemporaneamente si occupa di progetti formativi di teatro per l’infanzia, con attenzione specifica al repertorio operistica e al teatro dei burattibi. Dal 2016 è regista e direttrice artistica della rievocazione storica sulla Carboneria a Fratta Polesine, rimanendo fedele alla missioe di valorizzare la propria città come centro culturale attivo.
Pietro Semenzato
Nato nel 1992, ha studiato Pianoforte e Direzione d’orchestra nei Conservatori di Venezia e Milano con docenti di chiara fama tra cui Anna Barutti, Fabio Grasso, Michael Summers, Vittorio Parisi, Mauro Bonifacio e Guido Salvetti. Ha poi frequentato un corso di alta formazione per Maestri Collaboratori al Teatro Comunale “Mario Del Monaco” di Treviso, l’Accademia di alto perfezionamento per Direttori d’orchestra sul repertorio lirico al Teatro Coccia di Novara e varie masterclass di pianoforte e direzione d’orchestra sotto la guida di illustri Maestri: Thomas Böckheler, Klaus Kaufmann, Gerlinde Otto, Riccardo Risaliti, Pietro Mianiti, Matteo Beltrami, Maurizio Dini Ciacci e Daniele Gatti. Ha conseguito un Master di II livello in Musica vocale da camera con 110 e lode e menzione speciale. È attivo come pianista, direttore d’orchestra e compositore e si esibisce in numerose sale da concerto in Italia e all’estero (Teatro La Fenice di Venezia, Teatro “Mario Del Monaco” di Treviso, Teatro Olimpico di Vicenza, Teatri del Circuito Lirico Lombardo, Mainfranken Theater di Würzburg, Brooklyn Music Theater di New York e altri) . Ha composto su commissione, con libretto e musica propri, due opere da camera, “Il falso tradimento” (2012) e “Il musicista invidioso” (2014) eseguite con successo e valutate favorevolmente dalla critica. Fondatore della Venice Chamber Orchestra, della quale è direttore musicale principale, svolge un’intensa attività artistica sia nel repertorio sinfonico che in quello operistico. Ha lavorato in diverse produzioni operistiche nei Teatri del Circuito Lirico Lombardo, al Teatro La Fenice di Venezia e al Teatro Olimpico di Vicenza. Lavora come pianista accompagnatore nei Conservatori di Venezia, Padova e Vicenza. È Maestro collaboratore al Teatro “A. Ponchielli” di Cremona e per l’As.Li.Co (Teatro Sociale di Como) . Tra le orchestre dirette si ricordano la Brooklyn Chamber Orchestra di New York, l’Orchestra Sinfonica di Salerno “Claudio Abbado”, l’Orchestra Filarmonica Campana, l’Orchestra Sperimentale di Padova, l’Orchestra J. Futura di Trento, l’Orchestra “I Musici di Parma”, l’Orchestra “I Pomeriggi Musicali” di Milano, l’Orchestra Sinfonica Verdi di Milano, l’Orchestra “Giacomo Facco, musico veneto”, l’Orchestra degli Incontri Musicali Mediterranei di Crotone e la Venice Chamber Orchestra. È pianista accompagnatore per cantanti e strumentisti in vari concorsi e masterclass in Italia e all’estero (Treviso, Padova, Belluno, Granada, Liège, Wasserburg, New York). Come pianista è attivo con il “Duo Arcano” insieme al soprano Sara Pegoraro con cui esegue Musica vocale da Camera italiana tra ‘800 e ’900 e in duo pianistico con la pianista Ilaria Torresan. Ha inciso per RAI Veneto e G&G Classics e collabora come revisore di spartiti per canto e pianoforte con le case editrici Ricordi, Iris Editions ed Edition Walhall. Attualmente è docente di Lettura della partitura presso il Conservatorio statale “J. Tomadini” di Udine.
Francesco Toso
Francesco Toso, rodigino, dopo la maturità classica, prosegue gli studi umanistici laureandosi in Storia Antica presso l’Università degli Studi di Padova. Contemporaneamente coltiva gli studi musicali presso il Conservatorio della sua città diplomandosi a soli 18 anni con il massimo dei voti in clarinetto e successivamente in canto lirico e in musica da camera. Inizia giovanissimo l’attività di professore d’orchestra per poi abbandonarla per dedicarsi allo studio del canto. Frequenta i corsi di perfezionamento del Mozarteum di Salisburgo studiando con il soprano Grace Bumbry e il basso-baritono Tom Krause. Proprio durante il periodo di perfezionamento in Austria si qualifica fra i vincitor i dell’Internationaler Mozartwettbewerb Salzburg esibendosi così nella Wiener Saal accompagnato dalla pianista Nina Uhari. Vince il Primo Premio al Secondo Concorso Internazionale per musicisti e cantanti A. Salieri e il Secondo Premio al Concorso per Giovani strumentisti e cantanti “Dino Caravita” di Fusignano. Vince il Primo Premio al Concorso V. Bellini di Parigi esibendosi nella Salle Pelyel.
Nel 2013 inizia a collaborare con il Coro del Teatro Regio di Torino, teatro in cui, oltre all’attività di artista del Coro, debutta importanti ruoli da comprimario. Come artista del Coro del Teatro Regio di Torino ha eseguito Requiem di G. Verdi al teatro Marinskij di San Pietroburgo, Otello di G. Verdi, Don Giovanni di Mozart, Aida di G. Verdi, Turandot di G. Puccini, Thais di J. Massenet, Faust di C. Gounoud e il concerto di chiusura delle celebrazioni verdiane al Teatro Regio di Parma e moltissimi altri titoli; Partecipa alle tourneè del Teatro Regio in Scozia, Svizzera, Oman, Russia, Usa, Singapore. Sotto la direzione del Maestro Gianandrea Noseda prende parte alle incisioni discografiche dell’Orchestra e del Coro del Teatro Regio di Torino di Aida, Faust, Seconda Sinfonia di Mahler e Don Carlo. Canta stabilmente con il Coro della Rai di Torino.
Collabora con prestigiosi cori italiani (Teatro Massimo di Palermo, Teatro La Fenice di Venezia, Fondazione Arena di Verona, Teatro Comunale di Bologna,) ed esteri (Weimar Chamber Singer, Schweizer Kammerchor). Ad Ottobre 2020 vince il Concorso come artista del coro presso la Fondazione Arena di Verona.
Sul versante del canto solistico canta in importanti Teatri italiani ed esteri: Teatro la Fenice di Venezia Maggio 2017 L’Aumento di Luciano Chailly (ruolo: Commendator Stragioni) con la regia Davide Garattini Raimondi; Teatro Olimpico di Vicenza Giugno 2015 Il Signor Bruschino di G. Rossini (ruolo: Bruschino Padre) e nel Giugno 2016, sempre presso il Teatro Olimpico solista nella Petite Messe Solennelle di G. Rossini; Teatro Solis di Montevideo Agosto 2018 W.A. Mozart Die Zauberflote (ruolo: Papageno); Teatro Regio di Torino Luglio 2015 Il Barbiere di Siviglia di G. Rossini (ruolo: Fiorello); Teatro Abbado di Ferrara e Teatro Sociale di Rovigo Turandot di G. Puccini (ruolo: Imperatore Altoum); Teatro Sociale di Rovigo Madama Butterfly (ruolo Principe Yamadori); Teatro Sociale di Rovigo Pietro Generali: Adelaide di Borgogna (ruolo: Re Berengario); Teatro Morlacchi Perugia Italiana in Algeri di G.Rossini ( ruolo: Taddeo ) con la regia di Bruno Praticò); Teatro Regio di Torino L. Janacek La piccola volpe astuta (ruolo Il guardiacaccia e la zanzara) con la regia di Robert Carsen; Teatro Regio di Torino A. Casella La donna serpente (ruolo Demogorgon re delle Fate) Direttore G. Noseda; Teatro Del Giglio di Lucca; Teatro del Giglio/Teatro Goldoni di Livorno, Teatro Del Monaco di Treviso, Teatro Sociale di Rovigo, Teatro Verdi di Padova Traviata di G.Verdi (ruolo Marchese d’Obigny); Teatro Comunale di Adria Le Nozze di Figaro (ruolo Conte d’Almaviva);Teatro Verdi Traviata (Barone Duphol); Teatro di Atri Vedova Allegra (ruolo Barone Zeta) con la regia di B. Praticò; Teatro Masini di Faenza Recital “Buffi si nasce” con il Baritono Bruno Praticò; Teatro Verdi di Pisa Rigoletto di G.Verdi (ruolo Marullo) Direttore Gianna Fratta; Teatro Comunale di Bologna B. Britten Let’s make an opera (ruolo Black Bob); Bologna Goethe-Institut R. Schumann Dichterliebe con il pianista Alberto Boischio; Teatro Flavio Vespasiano Rieti G. Menotti La medium (ruolo Mr. Gobineau), Teatro da Ponte di Vittorio Veneto Bastien und Bastienne di Mozart (ruolo Colas); Teatro Olimpico di Vicenza La Cambiale di Matrimonio di G. Rossini (ruolo Slook); Basilica di Sant’Antonio da Padova (solista nel Requiem di Mozart); Basilica dei Frari di Venezia (solista nella Passione Secondo San Matteo di J.S. Bach); Teatro Sociale di Rovigo Un ballo in maschera di Giuseppe Verdi (ruolo Silvano); Teatro Sociale di Rovigo Tosca di G .Puccini (ruolo Sagrestano). Quale vincitore di concorso è docente di canto lirico con titolarità presso il Liceo Musicale Montanari di Verona.
Ha ricoperto per due mandati la carica di Consigliere del Comitato Scientifico del Consorzio Universitario di Rovigo. Ha diretto per tre anni il coro di voci bianche del Conservatorio F.Venezze di Rovigo. Dall’Anno Accademico 2017/18 è Direttore dell’Accademia Musicale F.Venezze di Rovigo. Ha pubblicato uno studio sulla musica concentrazionaria e sul rapporto fra nazismo e cultura classica pubblicato nel 2017 dalla casa editrice Paolo Persiani di Bologna. Dall’anno 2021 fa parte del Consiglio direttivo del Coro Lirico Veneto.